Riutilizzo delle viti di guarigione: rischi e conseguenze
Le viti di guarigione (condizionatori gengivali) vengono spesso relegate ad un ruolo secondario, anche se in realtà svolgono una funzione molto importante nelle procedure di implantoprotesi dentale.
Vantaggi:
- Proteggono la connessione implantare, sigillando il margine coronale dell’impianto esposto alla cavità orale.
- Supportano i tessuti molli perimplantari durante il periodo di guarigione.

È purtroppo prassi diffusa pulire e sterilizzare le viti di guarigione per poi riutilizzarle nella seduta successiva; e seppur ad un primo esame visivo possono sembrare come nuove, secondo un recente studio del 2015 condotto con tecniche di indagine per contrasto da C. Wadhwani (1), il 99% delle viti riutilizzate riportano in realtà ancora contaminazioni di vario genere.
Ma quali sono le implicazioni cliniche di questa abitudine?
- Usare condizionatori gengivali contaminati potrebbe avere un impatto negativo sulla maturazione e guarigione dei tessuti duri e molli nelle zone peri-implantari.
- Le contaminazioni presenti potrebbero essere trasferite sulla superficie dell’impianto, alterando addirittura la connessione impianto-pilastro.
- Le contaminazioni potrebbero diventare inoltre una potenziale fonte di trasmissione di patologie.
Ecco perché usare una vite di guarigione nuova diviene sinonimo di qualità, accortezza e soprattutto di attenzione verso il proprio paziente.
1 – Wadhwani C., Schonnenbaum TR., Audia F., Chung K-H. In-Vitro Study of the Contamination Remaining on Used Healing Abutments after Cleaning and Sterilizing in Dental Practice. Clinical Implant Dentistry and Related Research. 2015.